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Ius Soli, per il diritto di cittadinanza la “marcia" a Roma davanti palazzo Montecitorio

La legge si era arenata in Senato durante il governo Gentiloni. Prevedeva solo la possibilità per i nati in Italia da genitori stranieri di diventare cittadini italiani senza attendere i 18 anni. Di Maio: «Non è nel contratto di governo»

di Vladimiro Polchi

Roma - È da mesi fuori dai radar. Lontana da ogni agenda politica. Eppure la riforma della cittadinanza riguarda la vita di un milione di ragazzi e ragazze nati e cresciuti in Italia. Per questo, i figli di immigrati si sono dati appuntamento. Obiettivo: rilanciare lo ius soli, o meglio quella versione limitata che ha preso il nome di ius culturae. L’appuntamento è per domani: la “marcia dei diritti” a Roma, davanti palazzo Montecitorio.

Un passo indietro. Nella scorsa legislatura si è arenata in Senato la riforma che introduceva uno ius soli temperato: la possibilità per i nati in Italia da genitori stranieri di richiedere la cittadinanza (a determinate condizioni: frequentare un ciclo scolastico quinquennale o avere un genitore “soggiornante di lungo periodo”) senza dover attendere i 18 anni. Il vicepremier Luigi Di Maio ha ricordato giorni fa che lo ius soli «non è nel contratto, né nell’agenda di governo». Ma i “nuovi italiani” non ci stanno e rilanciano.

“Una nuova battaglia per il bene del Paese”. «Pensiamo sia giunto il momento di riprendere la lotta e di affrontare il tema della cittadinanza in maniera adulta, senza farci influenzare dai vari partiti politici – scrivono i promotori della manifestazione di domani – non riconoscere la cittadinanza a coloro che sono nati o cresciuti nel nostro Paese con origine diversa, vuol dire negare la realtà: ovvero che l’Italia è da sempre un Paese multiculturale dove la radicata identità nazionale e locale deve dialogare con una molteplicità di culture diverse all’interno di una compagine di valori condivisi. Ancora una volta è come se quel milione di italiani che vede negato un diritto fondamentale, non contasse nulla. La lotta per l’estensione del diritto di cittadinanza è una lotta giusta, che va nella direzione dell’eliminazione delle diseguaglianze sociali e politiche. È una battaglia sacra per il bene di questo nostro Paese».

https://www.repubblica.it/solidarieta/immigrazione/2019/05/08/news/ius_soli-225774409/

 

Annotazioni:

riga 2: arenare: stecken bleiben; riga 16: non ci stanno: sie sind nicht einverstanden; riga 24: la compagine: Geflecht;

Compiti:

  1. Formula il problema espresso nel testo in una sola frase.
  2. Definisci lo “ius culturae” secondo il testo.
  3. Che cosa significherebbe secondo l’autore dell’articolo, Vladimiro Polchi, il riconoscimento della cittadinanza a chi è nato e cresciuto in Italia?

 

Ius Soli per il diritto di cittadinanza la “marcia" a Roma davanti palazzo Montecitorio: Herunterladen [docx][17 KB]

 

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