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Bio­gra­fia di Sacco Ni­co­la

Ni­co­la Sacco nasce a Tor­rem­ag­gio­re, in pro­vin­cia di Fog­gia, il 22 apri­le 1891. Fin da ra­gaz­zo ini­zia a la­vor­a­re e app­ren­de la pro­fes­sio­ne del padre, cia­bat­ti­no.
Nel 1913, se­guen­do l’es­em­pio di amici e pa­e­sa­ni de­ci­de di an­da­re in Ame­ri­ca. Rag­gi­un­ge Na­po­li, dove si im­bar­ca il 18 apri­le 1913 sul P/fo Prin­ci­pe di Pie­mon­te. Nella Pas­sen­ger’s List, Ni­co­la com­pa­re come un sin­gle di 22 anni, di mes­tie­re far­mer, che sa leg­ge­re e scri­ve­re. Il suo re­ca­pi­to in Ita­lia è pres­so la madre, Fi­lo­me­na. Si è pa­ga­to il viaggio con i pro­pri soldi ed entra negli Sta­tes con la cifra di 24 $. Il suo rife­ri­men­to, a New York, è un fa­migli­a­re, An­ge­lo Sacco. Ar­ri­va­to negli USA, trova la­voro a Mil­ford nel Mas­sa­chus­sets. Di­v­en­ta ope­raio in una fabbri­ca di scar­pe.
Qui si sposa con Ro­si­na Zam­bel­li, una im­mi­gra­ta ita­lia­na, più an­zia­na di lui che si era sta­bi­li­ta negli Stati Uniti già nel 1905. Ha due figli, Dante e Ines.
Il suo la­voro come ope­raio è duro: la­vora 10 ore al gior­no, 6 gior­ni la set­ti­ma­na. È sinda­ca­liz­za­to e par­te­ci­pa at­ti­va­men­te alle ma­ni­fes­ta­zio­ni ope­raie, so­prat­tut­to per chie­de­re orari più umani e sala­ri più di­gni­to­si, te­nen­do spes­so di­s­cor­si ai com­pa­gni. Nel 1916, per ques­ta at­ti­vità, viene ar­resta­to. Ri­la­scia­to, in­con­tra la per­so­na con la quale con­di­vi­derà il suo de­sti­no: Bar­to­lo­meo Van­zet­ti. Ent­ram­bi ade­ris­co­no, l’anno dopo, a un grup­po an­archi­co italo-ame­ri­ca­no. Scop­pi­ata la gu­er­ra, per evi­t­are di es­se­re ar­ruo­la­ti e man­da­ti al fron­te, Sacco e Van­zet­ti ri­pa­ra­no in Mes­si­co, da cui tor­neran­no qual­che mese dopo.
Nel 1918 i loro nomi sono is­crit­ti nelle liste dei po­ten­zia­li sov­ver­si­vi: c’è un clima par­ti­co­la­re negli USA, ment­re in Rus­sia è scop­pi­ata la ri­vo­lu­zio­ne e il go­ver­no ame­ri­ca­no si pre­pa­ra a de­port­are gli emi­gran­ti non gra­di­ti, quel­li che ri­ti­ene po­ten­zi­al­men­te pe­ri­co­lo­si.
Nel 1920, un an­archi­co loro amico, Salse­do, viene cat­tura­to con l’ac­cu­sa di aver com­pi­u­to un at­ten­ta­to di­n­a­mi­tar­do con­tro l’At­tor­ney Ge­ne­ral Pal­mer. Du­ran­te l’in­ter­ro­ga­to­rio muore ca­den­do dal 14° piano. Sacco e Van­zet­ti or­ga­niz­za­no una ma­ni­fes­ta­zio­ne di pro­tes­ta. Nel mag­gio dello stes­so anno ven­go­no ar­resta­ti perché in at­teg­gia­men­to sos­pet­to e suc­ces­si­va­men­te ac­cu­sa­ti di avere uc­ci­so due im­pie­ga­ti di una fabbri­ca di scar­pe al fine di pro­curar­si un bot­ti­no di oltre 15.000 $.
L’ac­cu­sa non verrà mai pro­va­ta: anzi, un reo con­fes­so della ra­pi­na, di­ch­ia­rerà espli­ci­ta­men­te che i due an­archi­ci ita­lia­ni non c’erano, ma ques­to non è suf­fi­ci­en­te e la corte li con­d­an­na a morte.
Ini­zia una vicen­da gi­udi­zi­a­ria che durerà, tra sen­ten­ze e ap­pel­li, circa sette anni, e che si con­clu­derà con l’ese­cu­zio­ne sulla sedia elett­ri­ca per ent­ram­bi, av­venu­ta il 23 ago­s­to 1927. Sol­tan­to nel 1977 il go­ver­na­to­re dello Stato del Mas­sa­chus­sets li di­ch­ia­rerà in­no­cen­ti per non aver com­mes­so il fatto loro ascrit­to.

 

http://​www.​mem​oria​emig​razi​oni.​it/​prt_​rac​cont​iete​stim​onia​nze_​sin­go­la.​asp?​idSez=170

“Cour­te­sy Is­ti­tu­zio­ne Musei del Mare e delle Mi­gra­zio­ni, Ge­no­va, Italy”

 

An­no­ta­zio­ni:

riga 3: il cia­bat­ti­no: Flick­schus­ter; riga 7: il re­ca­pi­to: An­schrift; riga 14: sinda­ca­liz­zar­si: sich ge­werk­schaft­lich or­ga­ni­sie­ren; riga 17: ader­i­re: an­ge­hö­ren; riga 18: ar­ruo­la­re: ein­zie­hen, ein­be­ru­fen; riga 19: ri­para­re: Zu­flucht su­chen; riga 20: il sov­ver­si­vo: Um­stürz­ler; riga 23: cat­tura­re: ge­fan­gen neh­men; riga 26: in at­teg­gia­men­to sos­pet­to: ver­däch­tig; riga 27: al fine di: mit dem Ziel; riga 28: il bot­ti­no: Beute; riga 29: un reo con­fes­so: ein ge­stän­di­ger Schul­di­ger, ein Schul­di­ger, der den Raub­über­fall ge­steht; riga 32: la vicen­da: Reihe, Folge; riga 32: la sen­ten­za: Ur­teil; riga 32: l’ap­pel­lo: Be­ru­fung;

 

Com­pi­ti:

  1. In­di­ca i trat­ti ca­rat­te­ris­ti­ci più sa­li­en­ti di Ni­co­la Sacco. Che tipo di per­so­na è se­con­do te? Giu­sti­fi­ca la tua ris­pos­ta ba­san­do­ti sul testo.
  2. Spie­ga perché “Sacco e Van­zet­ti sono emi­gran­ti non gra­di­ti, (…) po­ten­zi­al­men­te pe­ri­co­lo­si”.
  3. La fac­cen­da è co­no­sci­u­ta come “caso di Sacco e Van­zet­ti” fino ad oggi. Spie­ga la sua ri­le­van­za per la so­cietà odier­na.
  4. Sacco e Van­zet­ti sono ri­tenu­ti cri­mi­na­li. Trova nel testo tutte le pa­ro­le ed es­pres­sio­ni che si rife­ris­co­no ad altri cri­mi­na­li.
  5. Elen­ca tutte le es­pres­sio­ni che si rife­ris­co­no all’am­bi­to della gius­ti­zia.
  6. In grup­pi di quat­tro stu­den­ti pre­pa­ra­te, poi re­ci­ta­te in clas­se la si­tua­zio­ne se­guen­te: Nell’in­ter­ro­ga­to­rio sono pre­sen­ti Sacco, Van­zet­ti, il reo con­fes­so e il pro­cu­ra­to­re. Come si svol­gerà l’in­ter­ro­ga­to­rio? Che ar­go­men­ti uti­liz­zerà il pro­cu­ra­to­re per con­d­an­na­re Sacco e Van­zet­ti?

 

Bio­gra­fia di Sacco Ni­co­la: Her­un­ter­la­den [docx][17 KB]

 

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