Po­si­zio­ne 2 Text­puz­zle Romeo e Gi­uli­et­ta

Qual­cu­no ha ta­glia­to ques­ta bel­lis­si­ma sto­ria di Romeo e Gi­uli­et­ta.

Si­cur­amen­te co­no­s­ce­te la sto­ria e quin­di è fa­ci­le per voi rior­di­na­re i fo­gli­et­ti.

Quan­do avete fi­ni­to, leg­ge­te la sto­ria ad alta voce!

ROMEO E GI­ULI­ET­TA CHIA­VE

1.) Ques­ta è la sto­ria del tra­gi­co amore fra Romeo e Gi­uli­et­ta di Ve­ro­na.

Le loro fa­mi­g­lie, i Ca­pu­le­ti e i Mon­tec­chi, sono nemi­ci (Fein­de) da semp­re.

Un gior­no però, Gi­uli­et­ta Ca­pu­le­ti e Romeo Mon­tec­chi si in­con­tra­no e si in­na­mo­r­a­no su­bi­to.

Gi­uli­et­ta e Romeo sanno che i loro ge­ni­to­ri non sono mai d’ac­cor­do con il loro amore e così, de­ci­do­no di spo­sar­si se­gre­ta­men­te (heim­lich hei­ra­ten).

Prima del loro ma­tri­mo­nio, Romeo viene co­in­vol­to in una rissa (in eine Schlä­ge­rei ver­wi­ckelt) e uc­ci­de (tötet) uno della fa­miglia Ca­pu­le­ti.

Per non an­da­re in pri­gio­ne Romeo deve la­scia­re ve­lo­ce­men­te (schnell) la città.

Quan­do Romeo è fuori città, il padre di Gi­uli­et­ta de­ci­de che la figlia deve spo­sa­re (hei­ra­ten) un no­bi­le uomo di Ve­ro­na.

Per non spo­sa­re un uomo che non ama, Gi­uli­et­ta beve una po­zio­ne (Trank) che la fa ad­dormen­ta­re.

Così lei sem­bra morta e i suoi ge­ni­to­ri la porta­no nella tomba di fa­miglia.(Fa­mi­li­en­grabkam­mer)

Quan­do Romeo torna poi a Ve­ro­na trova la sua amata donna nella tomba (Grab­kam­mer) e pensa che lei sia morta.

Romeo di­v­en­ta molto tris­te: non vuole più vi­ve­re senza di lei e si av­ve­le­na (sich ver­gif­ten) .

In quel mo­men­to Gi­uli­et­ta si ris­ve­glia.

Quan­do Gi­uli­et­ta vede che Romeo è morto, ne­an­che lei vuole più vi­ve­re e si uc­ci­de (sich töten).

An­co­ra oggi, in­na­mo­ra­ti da tutto il mondo che sono com­mos­si (be­wegt) dalla tra­gi­ca sto­ria ven­go­no a Ve­ro­na per vi­si­t­are la casa di Gi­uli­et­ta con il fa­mo­so bal­co­ne.

Ac­can­to alla casa c’è una sta­tua di bron­zo della gio­va­ne ra­gaz­za ve­ro­ne­se.

La leg­gen­da dice: “Chi tocca il seno (Busen) della sta­tua non soff­re più di mal d’amore!” (Lie­bes­kum­mer)

1.) Ques­ta è la sto­ria del tra­gi­co amore fra Romeo e Gi­uli­et­ta di Ve­ro­na.

Le loro fa­mi­g­lie, i Ca­pu­le­ti e i Mon­tec­chi, sono nemi­ci (Fein­de) da semp­re.

Un gior­no però, Gi­uli­et­ta Ca­pu­le­ti e Romeo Mon­tec­chi si in­con­tra­no e si in­na­mo­r­a­no su­bi­to.

Gi­uli­et­ta e Romeo sanno che i loro ge­ni­to­ri non sono mai d’ac­cor­do con il loro amore e così, de­ci­do­no di spo­sar­si se­gre­ta­men­te (heim­lich hei­ra­ten).

Prima del loro ma­tri­mo­nio, Romeo viene co­in­vol­to in una rissa (in eine Schlä­ge­rei ver­wi­ckelt)e uc­ci­de (tötet) uno della fa­miglia Ca­pu­le­ti.

Per non an­da­re in pri­gio­ne Romeo deve la­scia­re ve­lo­ce­men­te (schnell) la città.

Quan­do Romeo è fuori città, il padre di Gi­uli­et­ta de­ci­de che la figlia deve spo­sa­re (hei­ra­ten) un no­bi­le uomo di Ve­ro­na.

Per non spo­sa­re un uomo che non ama, Gi­uli­et­ta beve una po­zio­ne (Trank) che la fa ad­dormen­ta­re.

Così lei sem­bra morta e i suoi ge­ni­to­ri la porta­no nella tomba di fa­miglia.(Fa­mi­li­en­grabkam­mer) Quan­do Romeo torna poi a Ve­ro­na trova la sua amata donna nella tomba (Grab­kam­mer) e pensa che lei sia morta.

Romeo di­v­en­ta molto tris­te: non vuole più vi­ve­re senza di lei e si av­ve­le­na (sich ver­gif­ten) .

In quel mo­men­to Gi­uli­et­ta si ris­ve­glia.

Quan­do Gi­uli­et­ta vede che Romeo è morto, ne­an­che lei vuole più vi­ve­re e si uc­ci­de (sich töten).

An­co­ra oggi, in­na­mo­ra­ti da tutto il mondo che sono com­mos­si (be­wegt) dalla tra­gi­ca sto­ria ven­go­no a Ve­ro­na per vi­si­t­are la casa di Gi­uli­et­ta con il fa­mo­so bal­co­ne.

Ac­can­to alla casa c’è una sta­tua di bron­zo della gio­va­ne ra­gaz­za ve­ro­ne­se.

La leg­gen­da dice: “Chi tocca il seno (Busen) della sta­tua non soff­re più di mal d’amore!” (Lie­bes­kum­mer)

Po­si­zio­ne 2 Text­puz­zle Romeo e Gi­uli­et­ta: Her­un­ter­la­den [doc] [26 KB]

Po­si­zio­ne 2 Text­puz­zle Romeo e Gi­uli­et­ta: Her­un­ter­la­den [pdf] [14 KB]

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