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Diese Seite ist Teil einer Materialiensammlung zum Bildungsplan 2004: Grundlagen der Kompetenzorientierung. Bitte beachten Sie, dass der Bildungsplan fortgeschrieben wurde.
Mediazione (Sprachmittlung) Livello B1
I Confetti testo
Il confetto
Le origini del nome
Il termine confetto deriva dalla parola confectum, ovvero il participio
passato di conficere, che significa preparato, confezionato. Nel Medioevo questo
termine era riferito alle confetture o alla frutta secca ricoperta di miele.
La storia
Il confetto ha una storia antichissima. Secondo alcune fonti che si avvalgono
delle testimonianze della famiglia Fazi (447 a.C.) e di Apicio (1437 d.C.),
amico dell’imperatore Tiberio, il confetto era già conosciuto in epoca
romana. Si narra infatti che gli antichi romani fossero soliti usare i confetti
per celebrare nascite e matrimoni, solo che all'epoca, non essendo ancora stata
importata la scoperta dello zucchero, si usava il miele e si produceva un composto
dolce che avvolgeva la mandorla, fatto di miele e farina.
Il confetto era già in uso tra gli antichi romani per celebrare i loro
eventi come i matrimoni.
Era considerato come una sorta di “bon bon” pregiato da mangiare durante le
occasioni importanti.
Un'altra teoria invece vuole il confetto originario del 1200 d.C. circa, periodo
in cui sia le mandorle che le anici e i semi di coriandolo venivano ricoperti
da uno strato di miele indurito. Anche in questo caso era un dolce molto apprezzato
nelle famiglie nobiliari, le quali usavano conservarli in dei preziosi cofanetti
decorati. Di questi prodotti se ne ha già notizia a Venezia (sempre nel
1200 d.C.), portati in città da mercanti provenienti dall'estremo Oriente.
Era infatti usanza dell’impero bizantino gettare questi dolci dai balconi nobiliari
sul popolo in festa durante i festeggiamenti di carnevale.
Vi è un curioso aneddoto che attribuisce l'invenzione del confetto ad
un medico di origine araba, tale Al Razi, che secondo le fonti tramandate, usava
il confetto per fini terapeutici: il preparato medicinale amaro infatti veniva
ricoperto da un guscio dolce per renderlo più gradevole, soprattutto
per i bambini.
Ma a parte gli aneddoti, la forma di confetto più simile a quella attuale
nasce dopo la scoperta e l'importazione dello zucchero, il quale divenne indiscusso
protagonista della dolcificazione, mettendo ai margini del settore confettiero,
il miele, fino ad allora l'ingrediente dolce principale.
Lo zucchero, che in Europa fa la sua comparsa già nel 700 d.C., importato
dagli arabi, non divenne subito accessibile e popolare per tutti, per cui bisognerà
attendere fino al 1400 d.C per vedere il suo utilizzo nella produzione di confetti.
Ed è proprio in questo periodo che nasce a Sulmona (cittadina in provincia
dell'Aquila in Abruzzo) la fabbricazione, intesa come moderna, dei confetti.
E sempre in questo luogo, verso il XV secolo d.C, si sviluppava la lavorazione
artistica dei confetti presso il Monastero di Santa Chiara. Qui, con dei fili
di seta, venivano legati dei confetti per decorare fiori, grappoli, spighe,
rosari. E l'antica tradizione nella confetteria, fa di Sulmona la più
antica fabbrica italiana di confetti.
La storia del confetto continuò poi fino lungo i secoli. Nel periodo
rinascimentale, ad esempio, gli ospiti venivano accolti con coppe ricolme di
confetti, ciò avveniva durante i ricevimenti per festeggiare i voti di
monache e sacerdoti. Anche lo Stato pontificio usava i confetti, dandoli come
omaggio agli attori teatrali.
Confetti decorati
I confetti possono essere di vari colori e ciascun colore, quando è offerto
durante un'occasione, è appropriato per la cerimonia che si intende festeggiare.
Colore Confetto | Ricorrenza |
Bianco | per celebrare un sacramento (matrimonio, una prima comunione, cresima) |
Azzurro | per celebrare il battesimo di un bambino |
Rosa | per celebrare il battesimo di una bambina |
Verde | per celebrare un fidanzamento |
Rosso | per celebrare una laurea o un compleanno |
Beige | per celebrare le nozze di porcellana (15º anniversario) |
Giallo | per celebrare le nozze di cristallo (20º anniversario) |
Argento | per celebrare le nozze di argento (25º anniversario) |
Acquamarina | per celebrare le nozze di perle (30º anniversario) |
Blu | per celebrare le nozze di zaffiro (35º anniversario) |
Verde | per celebrare le nozze di smeraldo (40º anniversario |
Oro | per celebrare le nozze d'oro (50º anniversario) |
Avorio | per celebrare le nozze d'avorio (55º anniversario) |
Bianco | per celebrare le nozze di diamante (60º anniversario) o altre ricorrenze di nozze (bomboniera) |
I confetti e i numeri
Il galateo vuole che i confetti distribuiti dentro i sacchetti siano sempre
in numero dispari. Motivo per il quale generalmente in un sacchettino, soprattutto
nuziale, si trovano sempre 5 confetti. Questa usanza è data da un pensiero
che vede nel numero dispari l'indivisibilità dell'unione.
Secondo tale tradizione, se gli sposi utilizzano un numero pari per la distribuzione
dei loro confetti, non è un segno di buon auspicio per la coppia.
Anche i numeri quindi per i confetti hanno un loro significato:
5 confetti simboleggiano fertilità, lunga vita, salute, ricchezza e felicità;
3 confetti simboleggiano la coppia e il figlio;
1 confetto simboleggia l’unicità dell’evento;
Curiosità
Napoleone e gli archi fatti di confetti
Nel 1806 Napoleone Bonaparte entrò a Verdun, città francese dedita alla
confetteria, per l'occasione furono costruiti tre archi di trionfo fatti di
confetti bianchi, sotto i quali Bonaparte passò, a simboleggiare l'importanza
dell'evento.
Il confetto di Altamura dedicato ad Obama
In provincia di Bari, ad Altamura, una italoamericana, Nina Gardner, figlia
di un ambasciatore statunitense che alla fine degli anni ’70 lavorò in
Italia, preparò nel 2012 confetti a forma di cuore con il volto di Obama
per gli italoamericani, in occasione delle elezioni presidenziali negli Stati
Uniti. Ella stessa nel 2008 portò a Berlino, in occasione di un discorso
del presidente, dei confetti da offrirgli come portafortuna.
(CC) BY SA http://it.wikipedia.org/wiki/Confetto#I_confetti_in_Italia
(gekürzter, aber unveränderter Text)