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So­lu­zio­ni

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Diese Seite ist Teil einer Ma­te­ria­li­en­samm­lung zum Bil­dungs­plan 2004: Grund­la­gen der Kom­pe­tenz­ori­en­tie­rung. Bitte be­ach­ten Sie, dass der Bil­dungs­plan fort­ge­schrie­ben wurde.


Com­pren­sio­ne del testo (Le­se­ver­ste­hen) - Li­vel­lo B2
Io e te - In­ter­vis­ta a Nic­colò Am­ma­niti

Com­pren­sio­ne del testo: so­lu­zio­ni

15 p.

1. Vero o falso?

3 p.

  • Segna­te­lo con una cro­cet­ta e giu­sti­fi­ca­te la vos­tra ris­pos­ta in­di­can­do una riga nel testo (+  prime 2-3 e ul­ti­me 2-3 pa­ro­le).
 

vero

falso

1. Prima di scri­ve­re Io e te , Nic­colò Am­ma­niti si è oc­cup­a­to solo di sa­ti­re.

  • giu­sti­fi­ca­zio­ne: riga/righe 5-6 ("una fase ... la festa co­min­ci").

2. Se­con­do Am­ma­niti, l'ado­lescen­za dura molto a lungo.

  • giu­sti­fi­ca­zio­ne: riga/righe 8-9 ("Può dura­re ... nel nos­tro Paese").

3. La fase dell'ado­lescen­za è ca­rat­te­riz­za­ta dalla rin­un­cia al mondo im­ma­gi­na­rio.

  • giu­sti­fi­ca­zio­ne: riga/righe 9-10 ("È una fase ... e ai sogni").


2. Con chi hanno pro­ble­mi gli ado­lescen­ti?

3 p.

  • In­di­ca­te tre grup­pi di per­so­ne men­zio­na­te nel testo.

    i ge­ni­to­rii                coe­ta­nei                se stes­si

3. Com­pleta­te la frase sce­gli­en­do una delle quat­tro pro­pos­te.

1 p.

  • Met­te­te una cro­cet­ta e in­di­ca­te la riga che con­fer­ma la vos­tra scel­ta (+ prime 2-3 e ul­ti­me 2-3 pa­ro­le).

La fa­miglia di Lo­ren­zo è una fa­miglia in cui

❒ c'è tanto af­fet­to e stima dell'altro.
✓ i ge­ni­to­ri si oc­cup­a­no poco del pro­prio figlio.
❒ i nonni hanno un ruolo ab­bas­t­an­za im­port­an­te.
❒ i soldi non sono mai un pro­ble­ma.

  • giu­sti­fi­ca­zio­ne: riga/righe 18-19 ("E dove...​tutt'al più").


4. Com­pleta­te la frase con pa­ro­le vost­re.

2 p

L'au­to­re pa­ra­go­na Lo­ren­zo a una pi­a­n­ta ab­ban­do­na­ta perché i ge­ni­to­ri non si oc­cup­a­no molto del pro­prio figlio, af­fidan­do a baby-sit­ter e al came­rie­re il com­pi­to di edu­ca­re Lo­ren­zo.


5. Com­pleta­te la frase sce­gli­en­do una delle quat­tro pro­pos­te.

1 p.

  • Met­te­te una cro­cet­ta e in­di­ca­te la riga che con­fer­ma la vos­tra scel­ta (+ prime 2-3 e ul­ti­me 2-3 pa­ro­le).

Se­con­do Am­ma­niti, Oli­via rie­sce a sal­va­re Lo­ren­zo perché

✓ fa­cen­do­g­li ve­de­re il do­lo­re, lo costrin­ge a crea­re un rap­por­to non in­fan­ti­le con qual­cu­no.
❒ gli fa ca­pi­re che i suoi ge­ni­to­ri sono di­ver­si da quan­to lui abbia pen­sa­to.
❒ gli fa ca­pi­re che il suo mondo im­ma­gi­na­rio non cor­rispon­de alla realtà.
❒ viene da fuori, entra in dia­lo­go con il fra­tel­las­tro e ca­pis­ce i suoi pro­ble­mi.

  • giu­sti­fi­ca­zio­ne: riga/righe 36-37 ("Che gli chie­de...​in modo adul­to"); anche: 41 ("Dan­do­g­li la consa­pe­vo­lez­za... è anche sof­fe­ren­za").


6. Rispon­de­te alla do­man­da. Po­te­te ci­t­are dal testo.

2 p.

Qual è il mo­tivo di cam­bia­men­ti im­prov­vi­si nella nos­tra vita? Sono do­vu­ti a in­cont­ri con "per­so­ne ra­di­cal­men­te di­ver­se, che cam­bia­no il nos­tro oriz­zon­te" / anche: sono do­vu­ti a fat­to­ri es­tranei alla nos­tra vita quo­ti­dia­na, a in­cont­ri che cam­bia­no la nos­tra pros­pet­ti­va. / anche: sono do­vu­ti a in­cont­ri con per­so­ne che hanno una vita molto di­ver­sa dalla nos­tra e ci fanno ca­pi­re che bi­so­gna guar­da­re oltre la pro­pria esis­ten­za.


7. Vero o falso?

3 p.

  • Segna­te­lo con una cro­cet­ta e giu­sti­fi­ca­te la vos­tra ris­pos­ta in­di­can­do una riga nel testo (+  prime 2-3 e ul­ti­me 2-3 pa­ro­le).
 

vero

falso

1. Ment­re scri­ve­va Io e te, Am­man­ti por­ta­va il com­pu­ter anche a letto.

  • giu­sti­fi­ca­zio­ne: riga/righe 54-56 ("In pas­sa­to ... anche a letto").

2. Quan­do Am­ma­niti scri­ve un nuovo libro, pre­fe­ris­ce es­se­re iso­la­to dagli altri.

  • giu­sti­fi­ca­zio­ne: riga/righe 58-59 (Se è iso­la­to ... dai per­so­nag­gi").

3. Ad Am­ma­niti pia­c­ci­o­no i libri con i fi­na­li aper­ti perché così il let­to­re può im­ma­gi­na­re il pro­se­gui­men­to della nar­ra­zio­ne.

  • giu­sti­fi­ca­zio­ne: riga/righe 66-67 ("Non trop­po...​all'in­ter­pre­ta­zio­ne per­so­na­le").