Sapori di Sardegna
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Quali ingredienti caratterizzano la cucina sarda? Leggi il testo e poi parlane con un compagno.
Quando si dice Sardegna, la prima immagine che viene in mente è quella di un pastore . In questa terra in effetti la pastorizia esiste da sempre e ancor oggi si stima che gli ovini presenti nella regione raggiungano i quattro milioni, metà dei quali pascolano nella Barbagia, mentre il resto e distribuito tra le province di Cagliari e di Sassari. Del latte ottenuto, una piccola parte è destinata al consumo diretto, mentre il resto è utilizzato per la produzione del formaggio. Si calcola addirittura che circa l’80 % del pecorino prodotto in Italia provenga da questa regione. Un altro prodotto legato alla vita del pastore è il pane. Ne esistono diversi tipi, ma il più conosciuto è il carasau, un pane molto croccante e cotto due volte (carasare vuol dire biscottare) che si conserva anche per mesi. Essendo molto sottile , è chiamato anche carta da musica. Il carasau non è solo pane, può diventare anche un primo piatto: bollito come la pastasciutta e condito con sugo e uovo in camicia prende il nome di pane frattau, buono e ricco di calorie.
Su binu a su sabore, su pane a su colore (il vino si riconosce dal sapore e il pane dal colore) recita un proverbio e la Sardegna vanta infatti dei vini eccellenti: fra i rossi, forti e corposi, il Cannonau o il Campidano, fra i bianchi la Vernaccia o il Vermentino.
La gastronomia sarda non conosce l’opulenza barocca e i profumi orientaleggianti dell’altra isola, la Sicilia. Le pietanze sono più povere e meno appariscenti di quelle sicilane. È una gastronomia che ha le sue radici nelle necessità del vero re della Sardegna: il pastore, nomade e carnivoro , amante di cibi più nutrienti che „ sfiziose “, nemico di ciò che non è strettamente necessario. Più carne che pesce dunque; anche perché dal mare gli isolani hanno sempre visto arrivare pirati e colonizzatori e del mare hanno sempre avuto paura.
Fra le diverse qualità di carne, si consumano soprattutto quelle di agnello e di capretto, meno quella della bovina , mentre la carne di maiale è limitata a quella del porcellino di latte.
(...)
Come si è detto, nella gastronomia sarda il pesce è un alimento meno diffuso della carne. Con l’avvento del turismo si è conquistato però un posto d’onore accanto alla cucina pastorale . Assolutamente da provare sono l’aragosta alla catalana, tipico piatto di Alghero, la fregula, una saporita minestra a base di arselle , la burrida , (...) e infine la bottarga dei cefali pescati nello stagno di Cabras.
La genialità e la creavità delle donne sarde si rivela anche nella preparazione delle verdure: cardi , finocchietti, funghi, asparagi selvatici o anche carciofi, sapientemente cucinati, trasformano piatti poveri in vere e proprie delizie.
Anche nei dolci si ritrovano i sapori della terra: nella sebada, per esempio, una sorta di focaccia, il cui ingrediente principale è il formaggio fresco. Viene servita con miele e zucchero. O nei sospiros di Ozieri, nei candelaus del Campidano e nei mustazzolus di Oristano, dolci a base di mandorla, agrumi e miele.
Ma a queste delizie il re pastore alla fine del pasto preferisce il filuferru, l’acquavite che dà forza e aiuta a sopportare la solitudine.
593 parole
Quelle: (mit freundlicher Genehmigung) Qua e là per l’Italia,
Hueber Verlag,
Ismaning, 2009, S. 130/131
annotazioni:
r. 4 | il pastore | la persona che custodisce p..e. le pecore o le capre |
r. 5 | la pastorizia | l’allevamento di pecore |
|
gli ovini | le pecore |
r. 6 | pascolare | weiden |
r. 8 | destinato,a | indirizzto,a |
r. 15 | l’uovo in camicia | pochiertes Ei |
r. 17 | recitare qc | qui: dire |
|
vantare di | lodare |
r. 18 | corposo,a | detto di vino: ricco di sapore |
r. 19 | l’opulenza | la ricchezza |
r. 20 | la pietanza | das Gericht, die Speise |
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appariscente | auffällig |
r. 22 | carnivoro,a | chi mangia carne |
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nutriente | sostanzioso,a |
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sfizioso,a | hier: ausgefallen |
r. 27 | bovino,a | Rind - |
r. 29 | rosolare | anbraten |
r. 31 | l’avvento | qui: l’arrivo |
r. 32 | l’aragosta | der Hummer |
r. 32 | pastorale | sost.: il pastore |
r. 33 | l’arsella | die Muschel |
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la burrida | Fischvorspeise mit Öl, Knoblauch und Nüssen |
r. 34 | la bottarga | Rogen von Thunfisch oder Meeräsche |
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il cefalu | die Meeräsche |
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lo stagno | un piccolo lago non molto profondo |
r. 35 | rivelarsi | mostrarsi |
r. 36 | il cardo | die (Karden)distel |
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sapientemente | con grande abilità |
r. 41 | gli agrumi | Zitrusfrüchte |
r. 42 | l’acquavite | der Schnaps |
Esercizi:
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Quali aggettivi caratterizzano la cucina sarda?
opulenta genuina vegetariana ricca di fantasia monotona povera gustosa
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In che senso il turismo ha cambiato i tipici piatti sardi? (r. 30) Rispondi con parole tue.
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Elenca alcuni prodotti particolari!
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In un ristorante sardo:
Arriva un turista e ordina un tipico menù della regione. Scrivi il dialogo tra il turista e il cameriere.
Cameriere: | „Buona sera, signore, vuole cenare? Allora si accomodi.“ |
Turista: | „ Buona sera ......“ |
............ | |
............ | |
→ Continua! |
Sapori di Sardegna:
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